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Esilio di Dante a Lucca: i luoghi del Sommo Poeta, tra storia e leggenda

Dante Alighieri - Ritratto Allegorico (dettaglio) - Bronzino
Dettaglio tratto da Met – http://met.cittametropolitana.fi.it/Creative Commons

L’esilio di Dante Alighieri a Lucca rappresenta un evento storico di grande importanza per tutta l’Italia. Il Sommo Poeta vi trascorse un periodo nei suoi ultimi anni di vita, cercando rifugio in una terra amica dopo essere stato esiliato dalla sua Firenze natale.

Il contrasto iniziale

Inizialmente il Sommo Poeta non nutriva molta stima per Lucca e i suoi abitanti.

Infatti, nella Divina Commedia Dante colloca molti lucchesi nella seconda bolgia dell’ottavo cerchio dell’Inferno, tra cui l’adulatore Alessio Interminelli. Quest’ultimo è seguito da una serie di barattieri disonesti, principalmente lucchesi perché, come afferma un diavolo nero, “Lucca è ben fornita“.

C’è inoltre da tenere conto dell’aspetto politico: Dante era un guelfo bianco e Lucca era una città nera, per cui era inevitabile che ci fosse una certa animosità verso gli avversari.

La permanenza a Lucca

Durante il suo esilio, tuttavia, il Sommo Poeta ebbe modo di conoscere meglio la gente locale e di apprezzarne l’ospitalità. Si dice infatti che proprio a Lucca abbia incontrato una donna di nome Gentucca, che era sposata con un ricco mercante di nome Fondora. Quest’ultimo aveva una proprietà in via Fillungo e una villa a Pieve Santo Stefano. Per questo motivo, si tende a credere che Dante abbia soggiornato in uno di questi luoghi, ma non si sa con sicurezza.

La Chiesa di San Francesco

Pur non avendo notizie certe, possiamo dedurre che Dante abbia visitato molti dei luoghi storici della città. Uno dei primi fu la chiesa di San Francesco, situata nell’omonima piazza. All’interno di questo luogo sacro, il poeta incontrò il frate francescano Bernardino da Siena, che diventò suo amico e lo accompagnò fino alla morte.

Il Palazzo Pretorio

Un altro luogo in cui Dante trascorse del tempo fu il Palazzo Pretorio, un edificio costruito nel XIII secolo e situato sulla Piazza del Mercato. Qui, il poeta incontrò il vescovo di Lucca, Federico II da Montefeltro, con cui instaurò un rapporto di amicizia duratura. Oggigiorno, all’interno del Palazzo, è ancora possibile ammirare numerose opere d’arte, tra cui alcuni affreschi di Amico Aspertini.

Il Giardino di Palazzo Pfanner

Il giardino di Palazzo Pfanner, un’incantevole residenza storica nel centro di Lucca, è anch’esso un luogo legato all’esilio del Sommo Poeta. Il giardino, progettato in stile barocco, presenta splendidi alberi secolari, fontane e statue, ed è oggi aperto al pubblico come una delle principali attrazioni turistiche della città.

La Biblioteca Statale

Dante trascorse molto tempo anche nella Biblioteca Statale di Lucca, consultando libri e documenti per la sua ricerca letteraria. Questa biblioteca, fondata nel XVII secolo, è ricca di tesori letterari e storici, tra cui una copia del De Vulgari Eloquentia.

La Torre del Travaglio e L’Antica Bifore Guesthouse

Un’altra curiosità che si racconta, sempre legata a Dante, ha come protagonista la Torre del Travaglio, proprio dove si trova oggi la nostra guesthouse L’Antica Bifore. Si narra che qui, proprio in questa torre, il Sommo Poeta abbia trascorso una parte del suo esilio, il che la rende un luogo di grande interesse storico.

La torre, risalente al XIII secolo, è situata in una delle zone più antiche della città ed è un esempio della tipica architettura medievale lucchese. Oltre ad essere un’importante testimonianza del passato, la Torre del Travaglio – e quindi L’Antica Bifore – rappresenta anche una confortevole sistemazione per coloro che desiderano soggiornare a Lucca in un’atmosfera autentica e suggestiva.

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